Sono molte le argomentazioni messe in campo dall’avvocato Sartori nella sua conferenza del 16 aprile scorso, riguardanti la crisi delle famiglie, partendo dal Codice Civile il cui articolo 144 regolava la famiglia mettendo a capo indiscusso il marito. Questo anche se i nostri padri costituenti, molto più lungimiranti, avevano stabilito nell’art. 29 della Costituzione che “il matrimonio è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”. Questa sudditanza recitata dal Codice civile, dei componenti della famiglia rispetto all’uomo finì in un certo senso nel 1975 quando il legislatore decise di varare una riforma che dava ai coniugi diritti e doveri uguali e reciproci.
L’avvocato Sartori ha poi parlato di valori e dello sforzo che i coniugi devono fare nei momenti difficili per sostenersi a vicenda e cercare di portare avanti, serenamente e con amore, il contratto matrimoniale, soprattutto in presenza di figli. Questi ultimi hanno diritto di avere genitori che li amano e che si amano tra loro o comunque se proprio la separazione non dovesse essere evitabile che avvenga civilmente e non con violenza, mantenendo rapporti equilibrati anche dopo l’eventuale scioglimento della coppia.
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